La città futura: Comprende "Odio gli indifferenti"
Cuore della raccolta è il celebre e travolgente appello "Odio gli indifferenti", un manifesto etico e politico che trascende la sua epoca per diventare un modello universale e sempre attuale. In queste righe, Gramsci scaglia la sua invettiva contro la neutralità, l'apatia e l'acquiescenza, considerate il vero veleno per la vita democratica. Per lui, l'indifferenza è il peso morto della storia, il complice silenzioso di ogni tirannia, perché "l'indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera".
Questa raccolta fornisce una chiave di lettura essenziale per comprendere le radici del gramscianesimo: l'analisi spietata della società italiana, la critica ai vecchi ordinamenti, la fede incrollabile nel potere trasformativo delle idee e la necessità di un nuovo umanesimo fondato sul lavoro. "La città futura" non è solo un'opera per storici o studiosi, ma un potente strumento civile per ogni lettore che senta la responsabilità di essere parte attiva del proprio tempo. In un'epoca di sfide globali e di possibili nuovi indifferentismi, le parole di Gramsci risuonano con forza profetica, ricordandoci che la libertà e la giustizia non sono mai un dato acquisito, ma un cantiere sempre aperto, che richiede il coraggio di prendere posizione, di pensare e di lottare.
Un classico del pensiero politico per chi non vuole assistere da spettatore alla costruzione del futuro.
"Non possono esistere i solamente uomini, gli estranei alla città. Chi vive veramente non può non essere cittadino, e parteggiare. Indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti."
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