Radici d'albero maestro: Poesie

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Radici d'albero maestro: Poesie
Autore
Stefano Giacomo Iavazzo
Pubblicazione
07/10/2025
Da sempre, la poesia tende ad elevare le esperienze del singolo a quelle universali, dove tutti con un semplice sguardo in uno specchio d’acqua si possono ritrovare.
Non esistono poesie e poesie, ad indicare un giudizio di valore che segna i punti di merito, in una classifica aleatoria quanto insulsa.
Ad una qualunque scuola c’è sempre qualcosa da imparare, come nei diversi gradi d’istruzione che partono dalla scuola dell’infanzia e arriva fino alle scuole superiori, dove ogni insegnante nel suo ruolo dà quel che occorre per andare avanti negli studi, intendendo che le nozioni apprese all’ “asilo” non siano meno importanti di quelle delle scuole ”alte”.
Anzi, proprio perché basilari per un qualsiasi percorso di apprendimento, quelle sono fondamentali come lo scavo di un fabbricato.
Anche per questo, la poesia non è mai ripetitiva ma è come l’onda del mare che, anche se ricorda un’altra, non può essere mai espressa come uguale, nel modo diverso di assimilarla e di riprodurla, come in un quadro.
Cambiano le generazioni, con i loro bisogni, con le loro aspirazioni, che si fanno interpreti di quel che hanno voglia di esprimere, con quel che raccontano e con quel che ascoltano, come con quel che manifestano in base alla loro particolare sensibilità.
La poesia, perciò, mette a nudo l’animo umano, esaltando valori socialmente riconosciuti e condivisibili come l’amore ed il dolore, anche l’inadeguatezza del vivere, nell’incomprensione che fa restare sempre più soli rispetto agli altri simili e allo stesso Dio, immaginando sempre un’epoca d’oro, un porto tranquillo, dove ci si ritrova sempre con una inguaribile nostalgia, lontano nel tempo, durato troppo poco o irrimediabilmente rimasto in un sogno.


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