Call of Fate: Elian e la profezia della luce

Call of Fate – Elian e la profezia della luce
Un'avventura senza tempo.
Quando il sole sparisce da Thaelia, il mondo cade nel buio. L’Ombra prende tutto: luce, coraggio, speranza. Elian è un ragazzo qualunque, ma decide di non arrendersi. Con Tonk, amico goffo ma leale, ed Elara, guida severa e saggia, parte per riportare la luce. Davanti a loro ci sono torri nere, prigioni sotterranee e un nemico che usa le paure contro chi lo sfida. Le loro armi sono antichi artefatti che funzionano solo se si paga un prezzo: coraggio, ascolto, misura.
Cosa troverai:

• Un’avventura fantasy epica e oscura.
• Un protagonista inaspettato.
• Appassionante e anche divertente..
• Un’amicizia forte, che regge anche nei momenti peggiori. Con Tonk.
• Magia “vera”: oggetti potenti per battere un nemico invincibile. L'Ombra Eterna..
• Scelte difficili, battaglie leggibili e colpi di scena imprevedibili.
• Una storia d'Amore che nasce nell'oscurità. Con Anya.

Per chi è:

• Per chi ama storie di crescita, lealtà e speranza concreta.
• Per chi cerca un fantasy che emoziona senza perdersi in parole complicate.

Call of Fate – Elian e la profezia della luce
è un viaggio semplice da capire e intenso da vivere: passo dopo passo,
la luce torna dove il buio sembrava eterno.

Appassionante e divertente.
Epico e oscuro.

Lasciatevi conquistare da Elia e Anya.
E innamoratevi dalla travolgente simpatia di Tonk!

Ci sono storie che urlano e storie che respirano piano. Questa respira. È fatta di passi, non di salti. Di scelte piccole che, sommate, spostano montagne. Nasce da una domanda semplice: cosa succede quando il mondo smette di fare luce e chiede a qualcuno, non al più forte né al più puro, di portarla di nuovo?
Questo libro è nato così, dalla voglia di raccontare la misura al posto della furia. L’idea che la magia non sia un fulmine che cade dall’alto, ma un lavoro che si impara: ascoltare, tenere, deviare, accettare il prezzo. Gli artefatti che incontrerete non sono bacchette miracolose: sono promesse. Ogni oggetto chiede qualcosa in cambio. Ogni scorciatoia costa più della strada. Ogni “no” detto al momento giusto vale più di cento “sì” gridati.
Elian non è il prescelto di un canto antico; è un ragazzo che impara a stare in piedi quando il terreno chiede di inginocchiarsi. Tonk non è la spalla comica: è la prova vivente che la lealtà, anche goffa, tiene insieme i giorni. Elara non è una fata madrina: prepara, pesa, insegna a tagliare di lato quando il centro inganna. Azar non parla di eroi: aggiusta ciò che può, con mani sporche e regole semplici. In fondo, tutto qui dentro parla di riparazione: riparare un cerchio, una fiducia, una porta, un nome.
C’è un’Ombra in questo mondo, ma non è solo un mostro: è un’abitudine sbagliata che torna, la tentazione di sacrificare qualcuno “per il bene di tutti”, il riflesso che rimanda indietro il colpo e ci chiede di guardare come stiamo colpendo. Per questo le battaglie contano meno dei gesti che le preparano.
Chi leggerà troverà prigioni e torri, cerchi incisi nel marmo e luci che non urlano. Troverà errori che insegnano più dei successi, e promesse mantenute tardi ma bene. Troverà, spero, un senso pratico della speranza: non ottimismo cieco, non disperazione elegante. Solo speranza che lavora, che misura, che divide il peso. La luce, qui, non scende dal cielo: si costruisce.
Se alla fine vi resterà addosso anche solo uno di questi fili, il libro avrà fatto il suo mestiere.
Un’ultima cosa. Questa storia è stata scritta pensando a chi ha bisogno di una mappa, non di un oracolo. Se a un certo punto vi fermerete su una pagina per prendere fiato, per ripetere una frase a mezza voce, per guardare fuori dalla finestra e misurare la vostra ombra sul pavimento, allora saremo compagni di viaggio. Non perché abbiamo vinto: perché abbiamo scelto.
Buona lettura.

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