Canne al vento: Pubblicato per la prima volta a puntate sulla rivista L’Illustrazione Italiana | Edizione integrale (1913)

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Canne al vento: Pubblicato per la prima volta a puntate sulla rivista L’Illustrazione Italiana | Edizione integrale (1913)
Autore
Grazia Deledda
Pubblicazione
18/09/2025
Canne al vento di Grazia Deledda è un romanzo profondamente simbolico e malinconico, ambientato in un villaggio della Sardegna orientale nel primo Novecento. Al centro della narrazione vi sono le dame Pintor, nobildonne decadute incapaci di adattarsi ai cambiamenti sociali, e il loro fedele servo Efix, la cui dedizione è animata da un antico senso di colpa. L’arrivo del giovane Giacinto, figlio della sorella ribelle fuggita anni prima, riaccende speranze e inquietudini nella famiglia. Attraverso uno stile lirico e introspettivo, Deledda esplora temi universali come la fragilità umana, il destino, la colpa, la redenzione e il lento disfacimento delle antiche strutture sociali. La Sardegna rurale, con i suoi paesaggi aspri e solenni, diventa lo sfondo mitico e arcaico su cui si intrecciano passioni, rimorsi e desideri inconfessabili. Considerato il capolavoro dell’autrice, Canne al vento è una riflessione poetica sulla condizione umana, dove il vento che piega le canne simboleggia l’ineluttabilità del destino. Pubblicato nel 1913, il romanzo contribuì in modo decisivo al riconoscimento internazionale di Grazia Deledda, culminato nel conferimento del Premio Nobel per la Letteratura nel 1926.

In copertina:
Monte Gonare da Nuoro, Antonio Ballero, fine XIX-inizio XX Secolo

Grazia Deledda (Nuoro, 27 settembre 1871 – Roma, 15 agosto 1936) è stata una scrittrice italiana, vincitrice del Premio Nobel per la Letteratura nel 1926. Autrice prolifica, ha ambientato gran parte delle sue opere nella Sardegna rurale, ritraendone con sensibilità paesaggi, usanze e conflitti interiori. Il suo stile lirico e simbolico indaga temi universali come la colpa, il destino, la redenzione e la condizione umana. Il romanzo Canne al vento (1913), considerato il suo capolavoro, esprime in forma poetica il dramma della decadenza e della fragilità morale. Prima e unica donna italiana ad aver ricevuto il Nobel per la Letteratura, Deledda è oggi riconosciuta come una delle voci più significative della narrativa italiana del Novecento.

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