MONDO CONTRARIO

Esiste ancora un mondo contrario, dove la fatica di comprendere la complessità è motivo di interesse e stimolo alla conoscenza, alla crescita e al miglioramento del nostro vivere assieme.
Al di fuori del giudizio e della colpa.
All'interno della narrazione di una umanità in perenne cambiamento.
La logica della riflessione e della conoscenza, la base di ogni prospettiva culturale, può essere nostra alleata.
Per vivere sempre meglio le due piattaforme social che pare stiano diventando sempre meno frequentate.
L'Altro e la Realtà.
Partendo da pochi elementi colti per lo più intuitivamente, tentando di cogliere tendenze all'interno di realtà apparentemente inconcepibili, è possibile pervenire a una superiore visione d'insieme?
Da un insieme di eventi particolari, plasmare sinteticamente concetti universali, dai quali discendere deduttivamente sino ai singoli fenomeni.
E' ancora possibile?
Un approccio culturale può essere rimesso in gioco?
Esiste ancora un mondo in cui si può vivere nella dimensione del NOI?
Un mondo in cui il dialogo, la costruzione di una relazione, possa essere vissuta con l'idea che solamente nella accoglienza, attenzione e ascolto delle reciproche diversità si possano trovare i presupposti per cambiare, crescere, arricchire la consapevolezza di se stessi e della complessità in cui siamo inevitabilmente coinvolti?
In un MONDO CONTRARIO le lancette del tempo vengono fermate e riportate all'inizio di un discorso, per tentare di trovare e ripercorrere un filo ormai spezzato e, pare, dimenticato.
Quel filo d'arianna che permetteva di non sentirsi persi in un labirinto angosciante, perché senza più senso, senza più una parvenza di umanità.

Ama definirsi come uno “scrittore per caso” Giovanni Tommasini. “Scrittore per caso” dal 2013, per l’esattezza. Sicuramente non è uno scrittore qualunque a giudicare dalla risonanza che hanno ottenuto tutti suoi libri le cui narrazioni seguono indistintamente le orme di tematiche sociali e civili, soprattutto in merito alla “costruzione di una relazione d’aiuto”. Per Giovanni Tommasini l’impegno sociale è una mission non casuale. Sanremese, classe 1966, dopo la laurea in scienze politiche conseguita all’università di Genova, ha dedicato la sua vita portando aiuto nei contesti più bisognosi della società. Educatore e seminarista iscritto all’albo professionale e inizialmente impegnato come collaboratore nei consultori familiari di quartiere in qualità di assistente domiciliare, dal 1994 è educatore nei centri diurni e nelle case famiglia della Cooperativa Genova Integrazione, a marchio Anffas. Le sue esperienze professionali maturate sul campo ne fanno una voce autorevole per comprendere il panorama dei mali che affliggono le tante realtà sociali del nostro tempo.
Nei suoi seminari, propone dibattiti e laboratori su autismo, scrittura emotiva, dipendenza da internet, cultura sportiva e nuove generazioni. È autore di diversi libri, tra i quali notevoli sono i saggi "Papà mi connetti?", "Il virus siamo noi", "Emozioni e parole. La scrittura emotiva".
Non meno importanti e intensi i testi di narrativa “Il sogno americano del Tomato Baseball Club” “La musicalità del silenzio. Il nostro autismo e quello del mondo attorno a noi”, “Una vita senza. Una storia di quotidiana resilienza”, "L’ultima lettera alla mia prima fidanzata", “Terra battuta. Essere vivi e scendere a rete, questa la felicità”.
Tutte le proposte editoriali di questo prolifico autore sono state dallo stesso prodotte e pubblicate su Amazon.

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