La Steppa: e altri racconti (Classici Vol. 453)

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La Steppa: e altri racconti (Classici Vol. 453)
Autore
Anton Cechov
Pubblicazione
19/07/2025
Il titolo della raccolta rimanda alla vera protagonista del primo racconto, la steppa, qui dichiaratamente musa ispiratrice di Čechov. Il lettore attraversa l’Ucraina seguendo Jegòruška, un ragazzino di nove anni, orfano di padre, che a malincuore lascia la sua città e la madre per frequentare “non sapeva dove” il ginnasio. Il viaggio occupa l’intero racconto, dedicato in larga parte al paesaggio ucraino arido e spopolato che lentamente scorre davanti agli occhi di Jegòruška, rattristandolo con la sua monotonia, il tutto filtrato dallo sguardo infantile del ragazzino, che trasforma il mulino in uno “stregone”, i contadini in “enormi giganti”, padre Cristoforo in Robinson Crusoe. In questo affresco dell’umanità che popola la steppa non manca nessuna classe sociale: servi della gleba, contadini oppressi dalla miseria, operai, borghesi incrociati durante le soste nei diversi villaggi.
Il protagonista e narratore del secondo racconto,
Una storia noiosa è il sessantaduenne Nikolàj Stjepànovič (“il cognome non importa”), prestigioso docente dell’università di medicina e medico di fama internazionale, che ci schiude il suo animo in un impietoso confronto fra un passato di gloria, agiatezza, affetti e passione per l’insegnamento e un presente di noia, decadimento fisico, incomunicabilità, ristrettezze.
Mia moglie, terzo racconto della raccolta ha come protagonista Pàvel Andrèjevič, un ingegnere benestante che, abbandonato l’impiego al ministero dei trasporti, si è ritirato in campagna per potersi dedicare in tranquillità alla stesura di una «Storia delle strade ferrate». La sua misantropia, nata dalla convinzione di essere circondato da «persone incivili, retrograde, apatiche, nella più gran parte disoneste; o, se anche oneste, sventate e senza serietà, come per esempio mia moglie….», lo porta ad isolarsi sempre più. La vicenda, narrata dallo stesso Pàvel Andrèjevič, copre l’arco di una sola giornata, in cui dapprima una lettera anonima, poi un dialogo con la moglie, ed infine due incontri, determinano in lui un radicale cambiamento.

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