CENERE di FOTOGRAFIE

È la storia di sette donne che condividono una sola anima, il cui nome è Fajàr. Alcune di queste sono rimaste pietrificate in un senza tempo, prigioniere di emozioni distruttive legate ai loro trascorsi. Fajàr ha una sola possibilità per riscattarle da quel passato di memorie ancora attive, usare Eva nel presente, la protagonista, per riuscire a liberarle tutte e dare una svolta di senso al tempo vissuto e a quello ancora da vivere. Si interseca con quella di Eva, una sequela di storie, alcune anche divertenti ma profonde perché osservate dall’occhio della voce narrante che è in contatto sia con la dimensione di Fajàr che con quella più terrena di Eva e delle altre donne in cui il tempo è rimasto congelato in un piano sospeso. Alcuni personaggi sono comparse, figure di passaggio, illusioni che si dissolvono nell’energia della caducità del kronos che domina la vita terrena. Ermanno, il coprotagonista, vorrebbe realizzare il suo sogno che è quello di dirigere una fiction in qualità di regista. Nella dura ricerca del maschio alfa, protagonista maschile della sua storia, si intersecano episodi con altri personaggi, di cui uno assolutamente atipico che si fa chiamare “l’uomo col taccuino”. Gli sbalzi temporali sono decolli e atterraggi nelle due dimensioni raccontate. Il mito dell’androgino si consumerà solo tra Fajàr e Rajàf, pure essenze primordiali del femminile e del maschile. Il narcisismo è il burattinaio occulto dei copioni vissuti all’interno di donne tristemente prigioniere della dipendenza affettiva. I fatti riportati sono rigorosamente ispirati da una storia vera, se pur romanzata.

Segnala o richiedi rimozione

Condividi questo libro

Recensioni e articoli

Aggiungi una recensione

Aggiungi un articolo

Non ci sono ancora recensioni o articoli