Libro Café
Il libro dei penitenti (Herbarium Obscurum saga Vol. 2)
Tra le tensioni crescenti tra la Signoria e la Curia, un’ombra nuova si insinua nei corridoi della Badia a Settimo. Un manoscritto scomparso, il Libellus Paenitentiae, contenente confessioni e nomi dimenticati, torna a inquietare i poteri religiosi e civili. E ciò che avrebbe dovuto restare sepolto tra i codici e le ceneri della memoria, inizia a sussurrare.
Frate Anselmo degli Alberti, miniaturista inquieto e disobbediente, e suor Agata de’ Bardi, esperta di erbe e scrutatrice d’anime, si trovano di nuovo al centro di un vortice fatto di accuse, sospetti e rivelazioni. L’ombra più scura ha un nome: Sebastiano d'Asti, inquisitore travestito da fratello, portatore di zelo ma assetato di potere.
E mentre l’abate Guarino cerca di proteggere la Badia e la sua fragile comunità, le trame del potere si stringono con ferocia: le stanze diventano celle, le pergamene diventano prove, e la fede, ancora una volta, viene piegata al servizio della paura.
Ma in una Firenze percorsa da reti invisibili, dove anche un libro può cambiare il corso di un processo, sarà la parola non pronunciata — quella scritta nei margini, nascosta tra le formule, sussurrata tra le mura — a decidere chi sarà ascoltato… e chi sarà bruciato.
Un romanzo di memoria e di silenzio, dove la storia non si piega alla voce più forte, ma a quella più tenace.
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