La fame del suo cuore

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La fame del suo cuore
Autore
Antonella Ossorio
Pubblicazione
11/07/2025
«Non ho mai ucciso né donne, né bambini, né uomini giusti. Sono innocente». La voce di Alexe Popova è ferma. Il corpo minuto chiuso nell’abito nero, la treccia screziata di bianco avvolta attorno al capo, lo sguardo feroce inchiodato in quello del giudice che la incalza, in cerca di un barlume di pentimento. Trecento uomini uccisi crudelmente, secondo la Legge. Trecento donne riportate alla vita secondo Alexe Popova, che di quelle creature indifese si è sempre sentita madre. L’ostinazione nel restare fedele ai suoi princìpi e nel dichiararsi innocente nulla può contro le prove a suo carico, contro l’opinione pubblica e la folla, assiepata di fronte al tribunale di San Pietroburgo, che grida la sua sentenza: «Al rogo la strega!» Così, di fronte al plotone di esecuzione, in un gelido mattino del 1909 si chiude uno dei casi di cronaca più clamorosi della Russia zarista; così muore l’assassina di Samara, che in quella cittadina adagiata sul Volga si è macchiata di un numero disumano di delitti: un’autentica strage. Dietro la maschera altera di Popova deve, tuttavia, nascondersi un mistero. È soltanto una pazza criminale o una donna traumatizzata da un’infanzia di soprusi? Oppure un angelo vendicatore che ha scelto di risparmiare ad altre la vita che le è toccata in sorte? In un romanzo lancinante, Antonella Ossorio racconta, con la voce di una di loro, la vera storia della sterminatrice di uomini che fu anche salvatrice di donne, simbolo in carne e sangue della ribellione a un mondo spietatamente maschile.


La fame del suo cuore non si placherebbe nemmeno se tornasse a nascere altre cento volte e altrettante la giustiziassero. Se solo esistesse un modo di truffare la morte, lei metterebbe insieme i suoi pezzi scompagnati per poi squagliarsela dall’ossario. Non s’illudano che per domarla basti spararle in fronte.

«La storia di Madame Popova è un uragano attraversato da crudezze e lampi di umanità. Santa popolana e assassina seriale, si diede la missione di liberare le donne dalla sopraffazione del maschio. In lei convivevano mistica e crimine, misericordia e delitto. Antonella Ossorio crea una trama sorprendente, reinventa le coscienze ed esplora attraverso una scrittura potente le profondità e le osmosi tra il male e il bene». Wanda Marasco

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