La rosa e il pugnale (Le cronache di Islara de Veyra Vol. 1)

Non sempre il tesoro più prezioso è l’oro.
A volte… è sapere chi si è davvero.

1715. Le acque torbide dei Caraibi brulicano di pirati, inquisitori, contrabbandieri e menzogne.
Nelle profondità sommerse di Port Royal, la città che il mare ha inghiottito vent’anni prima, dorme un segreto tanto antico quanto letale: un manoscritto maledetto, conosciuto come Il Testamento dei Figli del Leviatano, capace — si dice — di risvegliare una forza primordiale legata alle acque abissali del mondo.
Ma il mare non dimentica.
E quando il manoscritto riemerge, a leggerlo è Islara De Veyra, spia, seduttrice, assassina, piratessa travestita da leggenda. Una donna cresciuta tra maschere, coltelli e sussurri, che scopre di essere l’erede di un culto marino scomparso... e figlia del suo più oscuro sacerdote: Santiago Rojas, creduto morto sotto il maremoto di Port Royal, ma sopravvissuto grazie a un patto che ha deformato l’anima e il corpo.
Da Port Royal a Saint-Domingue, passando per Tortuga e le acque proibite di Puerto Escondido, Islara si muove tra travestimenti e tradimenti, duelli con inquisitori, rivelazioni familiari, reliquie che non dovrebbero esistere e uomini che la vogliono conquistare, o distruggere.
Ma c'è un problema.
Islara non è più una pedina.
È diventata la chiave.
E quando l’oceano comincia a rispondere al suo sangue… il mondo intero deve trattenere il fiato.

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