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Laggiù: scene di guerra sul fronte occidentale: edizione Italiana di: Over There: War Scenes on the Western Front
Laggiù: scene di guerra sul fronte occidentale di Arnold Bennett offre una testimonianza unica e personale della Prima Guerra Mondiale, raccontata attraverso gli occhi di un autore che, pur non essendo un soldato, fu testimone diretto degli eventi che segnarono il conflitto. Arnold Bennett (1867-1931), scrittore e giornalista britannico, è noto per il suo acume osservativo e la sua scrittura vivida. La sua carriera letteraria spaziò dai romanzi sociali alla critica culturale, ma in questo libro si concentra sulla tragedia umana e le devastazioni del fronte occidentale con una prosa che, pur non essendo mai retorica, rivela con forza la brutalità e l'inutilità della guerra.
Questa narrazione, scritta con una prospettiva intima e coinvolgente, ci conduce attraverso il caos e la sofferenza delle trincee, ma anche il coraggio e la resilienza di coloro che vissero quell’esperienza. Le "scene di guerra" descritte da Bennett non sono solo immagini di violenza, ma anche riflessioni sulla condizione umana in tempi di disperazione, sui cambiamenti che la guerra impone alla società e sui conflitti interiori che ogni soldato e civile affronta. Bennett, con il suo stile asciutto e preciso, ci invita a guardare oltre la superficie della guerra per esplorare le sue implicazioni psicologiche e morali.
Pubblicato originariamente nel 1915, Laggiù ci permette di gettare uno sguardo in un periodo cruciale della storia, quando il mondo stava cambiando per sempre. Attraverso la sua narrazione, Bennett non si limita a descrivere il teatro di battaglia, ma ci offre anche uno spunto per riflettere sulla civiltà, sul sacrificio, e sulla speranza che, anche nei momenti più oscuri, può emergere dal dolore. La guerra, per Bennett, è un dramma collettivo che si svolge non solo nei campi di battaglia, ma anche nei cuori e nelle menti di chi è coinvolto, dando così una dimensione universale e profonda alla sua testimonianza.
Questa narrazione, scritta con una prospettiva intima e coinvolgente, ci conduce attraverso il caos e la sofferenza delle trincee, ma anche il coraggio e la resilienza di coloro che vissero quell’esperienza. Le "scene di guerra" descritte da Bennett non sono solo immagini di violenza, ma anche riflessioni sulla condizione umana in tempi di disperazione, sui cambiamenti che la guerra impone alla società e sui conflitti interiori che ogni soldato e civile affronta. Bennett, con il suo stile asciutto e preciso, ci invita a guardare oltre la superficie della guerra per esplorare le sue implicazioni psicologiche e morali.
Pubblicato originariamente nel 1915, Laggiù ci permette di gettare uno sguardo in un periodo cruciale della storia, quando il mondo stava cambiando per sempre. Attraverso la sua narrazione, Bennett non si limita a descrivere il teatro di battaglia, ma ci offre anche uno spunto per riflettere sulla civiltà, sul sacrificio, e sulla speranza che, anche nei momenti più oscuri, può emergere dal dolore. La guerra, per Bennett, è un dramma collettivo che si svolge non solo nei campi di battaglia, ma anche nei cuori e nelle menti di chi è coinvolto, dando così una dimensione universale e profonda alla sua testimonianza.
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