PIRATI, CORSARI E CONTRABBANDIERI, TRA ATLANTICO DEL NORD E MEDITERRANEO, XV-XX SECOLO: IL SINGOLARE ITINERARIO DELL’AUTORE, ALLA SCOPERTA DI LUOGHI E AVVENIMENTI. PARTE I: ATLANTICO DEL NORD

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PIRATI, CORSARI E CONTRABBANDIERI, TRA ATLANTICO DEL NORD E MEDITERRANEO, XV-XX SECOLO: IL SINGOLARE ITINERARIO DELL’AUTORE, ALLA SCOPERTA DI LUOGHI E AVVENIMENTI. PARTE I: ATLANTICO DEL NORD
Autore
FRANCO PELLICCIONI
Pubblicazione
16/05/2025
Il libro non vuole costituire un’altra Storia della Pirateria e della Guerra di Corsa. La mia intenzione è invece quella di accompagnare il lettore in alcune zone del mondo. A me note, per avervi effettuato indagini antropologiche. A cominciare dalle isole e comunità marittime dell’Atlantico del Nord, inserite nel mio Programma di ricerche: Islanda, Fær Øer, Shetland, Orcadi, Svalbard, Ebridi Esterne. Ad esse sono stato in grado di aggiungere altri luoghi e aree, grazie a viaggi e lunghi soggiorni.
In Atlantico: le isole spagnole di Lanzarote e Fuerteventura (Canarie), l’arcipelago portoghese di Madeira, la città bretone di St-Malo, quelle marocchine di Rabat e Salé, Meknès, Fèz e, infine, di Marrakech.
Nel Mediterraneo, tra Maghreb e Istanbul: Tunisi e l’isola di Djerba, l’isola di Montecristo, l’isola di Creta, le isole di Rodi e Malta.
Infine, quando la schiavitù si è sorprendentemente manifestata come uno dei principali fili conduttori del mio “vagabondaggio” tra Pirati e Corsari, arriveremo dove tutto ebbe inizio e… termine! La città di Istanbul, al tempo dell’Impero Ottomano.
Nel corso del nostro lungo viaggio, ci imbatteremo nei luoghi dove si tenevano i mercati di schiavi: Marrakech, Meknès, Fèz, Rabat. Qui, assieme ai turisti, passeggeremo lungo un’importante e affollata strada stracolma di negozi. Il suo nome è
Rue de Consuls. Vi risiedevano i Consoli europei, che cercavano di riscattare gli schiavi cristiani, che venivano venduti nel mercato situato pochi passi più in là, su un piazzale, al termine della via.
Poi apprenderemo come uno più importanti Sultani del Marocco non disdegnasse di utilizzare una flotta di un centinaio di navi, per approvvigionarsi di schiavi bianchi. Nel contempo, schiavizzando gli africani sub-sahariani, che entreranno a far parte dell’
Abīd al-Bukhārī, la “Guardia Nera”, la sua Guardia personale. Ed è lo stesso che nel suo Palazzo di Meknès, grande come una città, per anni avrebbe tenuto gli schiavi cristiani all’interno dei matamori (maṭmūra), le prigioni sotterranee. Mentre in superficie, a non molta distanza, un’abitazione ospiterà i diplomatici europei là inviati per riscattarli.
In Islanda ci attrarrà una statua scolpita in un modo del tutto originale. Rappresenta una schiava dei corsari barbareschi. Ma ci colpiranno anche altre statue. Ad esempio, quella eretta a Saint-Malo, in onore di un famigerato corsaro.
Dopo aver curiosato in un paio di fortini, islandesi e faroesi, ci sembrerà incredibile apprendere che l’isola di Madeira, per difendersi dai corsari, sia stata anch’essa robustamente fortificata. Anche perché, sempre troppo occupati ad ammirare il fascino subtropicale, che ci circonda, non ci accorgeremo fino in fondo della nutrita presenza di strutture, caratterizzate da una “diversa” architettura.
Nelle settentrionali isole Orcadi navigheremo nelle acque dello stretto, dove venne catturato un autentico pirata. Le sue gesta hanno addirittura ispirato i libri di due famosi scrittori inglesi. Una volta condotto a Londra, troverà la morte per impiccagione nell’
Execution Dock!
Non ancora paghi di ciò che abbiamo visto, ci spingeremo ancora più a nord, nell’Artico. Dove navi europee di varie nazionalità si sono combattute, anche per avere il monopolio… della caccia alle balene! Tanto che gli olandesi creeranno un’apposita Compagnia, la
Noordsche Compagnie. Mentre i corsari francesi di Luigi XIV, il “Re Sole”, saranno forse più interessati a catturare quante più navi possibili.
Ma c’è ancora dell’altro, che lascio alla curiosità e all’interesse del lettore.
Il libro è suddiviso in due volumi: vol. I, Atlantico, vol. II, Mediterraneo.
-234 immagini, di cui 195 a colori (115 sono dell'A.), bibliografia, 332 note di approfondimento-.

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