Il Nome occulto: L’ebreo come spettro e cospiratore (teoria del complotto e antisemitismo) (Antishemitica Vol. 2)
Nel discorso complottista contemporaneo, la figura dell’ebreo non compare sempre, ma resta attiva come codice implicito, come nome che struttura il sospetto anche in assenza di prove o dichiarazioni. Questo volume ricostruisce la lunga metamorfosi dell’antisemitismo da ideologia dell’alterità a mitologia del potere nascosto: dal giudeo medievale all’agente del “deep state”, dalla finanza globale ai circuiti digitali della paranoia.
Tra genealogia, teoria e analisi simbolica, Il Nome occulto esplora la logica profonda di un odio che non ha bisogno di essere gridato per operare: basta suggerirlo, insinuarlo, farne stile. In queste pagine, l’ebreo appare non come soggetto storico, ma come spettro narrativo: cifra dell’astrazione, metafora del comando invisibile, funzione mitica in un mondo che non tollera l’ambiguità.
Dopo L’odio per il Nome, che ha indagato la costruzione dell’ebreo come nemico sacrificale, questo secondo volume della collana Antishemitica si concentra sulla forma paranoica dell’antisemitismo: una grammatica della sfiducia che attraversa secoli, media e ideologie, sopravvivendo alla propria negazione. Decostruirne i dispositivi è oggi un compito culturale e politico urgente. Perché il sospetto non si batte solo con la verità. Si batte con il pensiero.
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