Storia delle mie famiglie: Ongaro, Rapicavoli ed Alasia (o Allasia) [EDIZIONE DE LUXE CON GALLERIA FOTOGRAFICA AGGIUNTIVA]
Le mie famiglie di origine, paterna e materna, son intrecciate sin dall’inizio, nel senso che un mio prozio (Samo, materno) sposò Dida, una sorella di mia nonna materna (Maria Alasia).
Per cui quando mio Padre andò a trovare la zia Dida, a Sondrio, conobbe mia Madre cui seguì il fidanzamento e poi matrimonio dei miei genitori. (Bruno Carlo Silvio Ongaro con Adriana Rapicavoli).
Vorrei così raccogliere, per iscritto, notizie e fatterelli delle mie famiglie, sin dalla fine dell’Ottocento, almeno per quanto mi han detto.
Sinceramente non ho mai trovato la storia delle mie famiglie degna di essere raccontata.
Al massimo la motivazione tal per cui il bisnonno Luigi venne mandato al confino, sino alla morte, ma non avendone mai avuto prove certe, ho sempre accantonato il progetto.
Però, recentissimamente, la mia cara amica Eleonora Seller che ha già sentito queste storielle, mi ha chiesto perché non le raccoglievo, visto che erano originali ed anche interessanti.
Al che mi ha convinto e mi son accinto a raccogliere le fonti ed i materiali, invero pochini.
Ho fatto richiesta, via PEC, ai Comuni di Calosso (CN) e di Sondrio dei certificati anagrafici storici, che avevo già richiesto ed ottenuto a caro prezzo dal Comune di Milano il 10/11/2010.
Poi una leggenda di famiglia diceva che un cugino di mia Madre, il dottor Aldo Rapicavoli di Torino, aveva steso una storia di famiglia. Ho provato a telefonare al numero trovato su Google con molta fatica, ma con scarsi risultati pratici.
Al che ho inviato una cara e vecchia missiva cartacea.
Il giorno dopo mi ha telefonato la vedova del cugino Aldo Rapicavoli.
Mi ha rivelato che la storia di famiglia della famiglia Rapicavoli non esiste perché il cugino Aldo Rapicavoli è morto che ancora lavorava e si riprometteva di farla quando sarebbe andato in pensione, cosa che a quanto pare non è riuscito a raggiungere. Apparentemente, non ha lasciato appunti. Aveva sì redatto un albero genealogico completo, ma la vedova mi ha detto che è molto grande ed è in soffitta. Se riesce a farlo fotografare me lo manderà.
Pensavo di chiedere all’ultima erede del nonno Giuseppe rimasta in vita, mia zia Eliana Ongaro ed ho provato ripetutamente a chiamarla al cellulare, che squillava sempre a vuoto.
Finalmente mi ha risposto mia cugina per comunicarmi che la zia se ne è andata nove mesi prima, alla fine del 2023. Ho provato a chiedere a lei quel che avrei chiesto alla madre; mi ha chiesto di farle, in anticipo, l’elenco delle varie domande. Gliele ho fatte ma mi ha risposto che: “Mi dispiace ma non ho nessuna info né foto”.
Ho ringraziato e salutato.
La verità è che, per la prima volta nella mia piccola carriera di storico, sono io la fonte.
La mia memoria, i miei appunti e l’intervista che feci, verso la fine del secolo scorso, allo zio Samo.
Oltre che tante piccole chiacchierate con Papà e con il nonno Daniele Rapicavoli, nel corso degli anni.
Poi, non essendo cose di valenza storica cruciale ci si può fidare della mia memoria e, tutto sommato, vista l’esperienza del cugino Aldo Rapicavoli, è bene che la metta per iscritto onde evitare che in seguito vada perduta.
Maurizio “OM” Ongaro
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