Racconti divertenti per pessimistici malinconici: I migliori racconti umoristici di Cechov
Questa raccolta di racconti di Anton Čechov, il maestro dei racconti malinconici e introspettivi, svela il suo lato più spassoso e irriverente, tra funzionari goffi, amori assurdi e situazioni grottesche. Čechov, con la sua ironia tagliente e il suo talento per osservare le piccole follie umane, trasforma il quotidiano in una commedia irresistibile.
La raccolta comprende 30 racconti e si conclude con una delle sue commedie teatrali più celebri, "La proposta di matrimonio".
Questi i racconti inclusi:
Un’opera d’arte
Morte di un funzionario governativo
Lacrime invisibili al mondo
Il diplomatico
L’unica soluzione
Lo scherzetto
L’inquilino
Dalle memorie di un idealista
L’oratore
Il punto esclamativo
Le mie mogli
Rimedio contro l’ubriachezza
Il fiammifero svedese
Il boa e il coniglio
Due giornalisti
La calunnia
Ninočka
Una creatura indifesa
Lettera al vicino dotto
Dagli appunti di un uomo impetuoso
L’uomo felice
Cronologia vivente
Il trionfo del vincitore
Alla villa estiva
Il francese sciocco
L’ospite
Il grasso e il magro
La vedova del maresciallo
Il biglietto vincente
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Altri libri di Anton Čechov

Reparto numero 6
Una denuncia contro l’oscurantismo, un inno in favore del progresso, contro l’esaltazione parossistica della natura e della religione. Scritto nel 1892, dopo il ritorno dell’autore da Sachalin (isola russa che ospitava una colonia penale, della quale scrisse un libro-inchiesta, L’isola di Sachalin, sulle disumane condizioni di vita dei forzati), Reparto numero 6 è uno dei più famosi racconti ...
Anton Čechov — Bibliotheka Edizioni
La steppa
La steppa è la storia di un lungo viaggio, che il piccolo Egòruska, mandato dalla madre a studiare in città, compie in parte in calesse, insieme allo zio e a un anziano sacerdote, e in parte su un convoglio di carri colmi di balle di lana, in compagnia di un disomogeneo gruppo di contadini-mercanti. Un incedere lento attraverso la sterminata steppa ucraina, in apparenza monotona e immutabile, ...
Anton Cechov — Edizioni Clandestine
Il giardino dei ciliegi
“Perché io sono nata qui, qui sono vissuti mio padre e mia madre, mio nonno, io amo questa casa, senza il giardino dei ciliegi, non capisco più alcunché della mia vita e, se proprio è necessario venderlo, allora vendete anche me insieme ad esso”. Nel contesto che precede la Prima Rivoluzione russa del 1905, quando l’aristocrazia si appresta alla fuga, cedendo il passo a intraprendenti ...
Anton Cechov — Edizioni Clandestine
Il primo amore e altri racconti inediti
Con i suoi personaggi radicalmente soli e perennemente sotto scacco Anton Cechov (1860-1904) ha raccontato in modo profetico la crisi esistenziale della modernità. La fama universale dei suoi racconti è basata sulla monumentale edizione di Adol’f Marks, a cui il maestro russo iniziò a dedicarsi nel 1899, all’apice del suo successo. Nella febbrile attività di riscrittura, tuttavia, Cechov cambiò...
Anton Cechov — Ares
Zio Vanja
Un altro spettacolare dramma in cui Čechov porta il lettore a riflettere sulle inquietudini e le ambizioni dei suoi personaggi, travolti da vicessitudini che, inesorabili, conducono taluni alla felicità, tal’altri a soccombere all’angoscia. Piccoli drammi personali legati insieme e sconvolti, come sempre, dall’amore, che con tempismo si presenta indesiderato a stendere su tutto un velo di ...
Anton Cechov — Edizioni Clandestine
L’isola di Sachalin
«Per quanto si riferisce a me, non provo appagamento alcuno per il mio lavoro, perché lo trovo meschino» scriveva Čechov all'amico Suvorin nel 1888. «Se è ancor troppo presto per lamentarmi, non lo è mai abbastanza per domandarmi: mi occupo di una cosa seria o di sciocchezze?». Il viaggio che, armato solo del passaporto e di una tessera di corrispondente di «Novoe vremja», intraprenderà due...
Anton Čechov — Adelphi