Un emozionante viaggio nell'Ancona medievale, testimone della sua disperata lotta per la libertà. Nel 1174, le truppe imperiali tedesche misero sotto assedio Ancona, mettendo a rischio l'indipendenza della città. Questa eroica resistenza è stata rivisitata dall'autore secoli più tardi, evocando l'ardore e la passione degli italiani attraverso l'esempio della tenace resistenza anconetana di fronte agli invasori stranieri.
Il 1174 riecheggia il 1848: entrambi rappresentano momenti decisivi per il destino dell'Italia. E la realtà politica della metà del XIX secolo rende il racconto storico di Giuseppe Andrea Cannonieri molto più che una semplice opera suggestiva. Con una prosa impegnata e uno stile coinvolgente, l'autore descrive le gesta del popolo di Ancona, tracciando ritratti vividi dei suoi protagonisti.
In queste pagine, cariche di pathos, riaffiorano le speranze e le angosce della popolazione, intrappolata nella tenaglia di un assedio che minacciava di soffocare gli ideali di autonomia e libertà. Un appello chiaro alla mobilitazione permea ogni riga del testo.
Pubblicato per la prima volta nel 1848, in un periodo in cui l'Italia combatteva ancora contro occupanti stranieri, il libro di Cannonieri risuona come un richiamo alle coscienze: un monito a non cedere mai di fronte alle sopraffazioni e un inno al desiderio di indipendenza radicato nel cuore degli italiani.
Quest'opera è essenziale non solo per gli abitanti di Ancona e i Marchigiani, ma anche per gli appassionati di storia nazionale e medievale, e per chiunque creda nei valori di libertà e autodeterminazione. Ci invita a un emozionante viaggio attraverso una delle pagine più commoventi della storia italiana."