Mario Bortolotto

Wagner l’oscuro

Wagner l’oscuro di Mario Bortolotto

Non è possibile scrivere oggi su Wagner senza fare i conti con due formidabili pamphlet contro Wagner: «Der Fall Wagner» di Nietzsche e quel «Versuch über Wagner» di Adorno che ha a lungo scompigliato le carte della critica. Ma non solo: bisogna fare i conti anche con il wagnerismo e i wagneriani – temibile genia, questi ultimi, di laudatori ...

Corrispondenze

Corrispondenze di Mario Bortolotto

Un Mozart assai meno apollineo di come viene solitamente dipinto, un Mendelssohn tragico e moderno e un Verdi anziano, saturo di vitalità e contraddizioni; una lettera al «cavaliere Gluck», l’intervista che Brahms decise di rilasciare in esclusiva ai posteri e le feroci critiche di Hindemith e Strawinsky allo «spaventoso gigante» Beethoven: sono solo ...

La serpe in seno: Sulla musica di Richard Strauss

La serpe in seno: Sulla musica di Richard Strauss di Mario Bortolotto

Troppo a lungo si è detto che il Novecento musicale si muoveva fra due poli – Schoenberg e Stravinskij –, finché (in anni piuttosto recenti) non ci si è resi conto della presenza di un «terzo incomodo»: Richard Strauss. Incompreso dai fedeli della Nuova Musica e reo di troppo successo, Strauss di fatto percorse per tutta la vita – e fino ...

Fogli multicolori

Fogli multicolori di Mario Bortolotto

Nuovo invito a un attraversamento della musica «per aspera ad astra», «Fogli multicolori» raccoglie una vasta scelta degli articoli che nel corso di questi ultimi anni sono andati depositandosi sulle pagine di un quotidiano. Schoenberg, Strauss, Schumann, Stockhausen, Mahler, Debussy, Monteverdi, Strawinsky, Bartók, Janáček, Ives, Ligeti: sono solo alcuni ...

Il viandante musicale

Il viandante musicale di Mario Bortolotto

Per oltre cinquant'anni, a partire da "Chopin o del timbro", Mario Bortolotto è stato la guida indispensabile per chiunque volesse avventurarsi in quel territorio sconfinato e irto di pericoli che è la musica moderna (dal Lied romantico all'Ottocento russo e francese, all’Opera, passando per Wagner e Strauss, fino alla Nuova Musica). E lo è stato per una ragione ben precisa: la sua ineguagliata...